Orologi subacquei, le differenze e come sceglierli
Gli orologi sono spesso considerati e definiti dalle Case produttrici stesse come resistenti all’acqua, ma cosa significa? Come è possibile usare un orologio di questo genere? E soprattutto, quali differenze hanno i vari orologi subacquei?
È bene sapere che, nell’orologeria, la protezione della cassa dall’ingresso di sostanze estranee al movimento rappresenta un requisito fondamentale per assicurare il buon funzionamento della macchina. Questa è l’origine dell’importanza dell’indicazione di impermeabilità, che qualifica una cassa le cui aperture sono protette (con diversi sistemi quali guarnizioni, chiusure a vite, ecc.) contro l’infiltrazione di polveri e sporcizia, prima che dall’acqua.
Vediamo le due macrocategorie di orologi subacquei e quali sono le differenze principali.
Orologi Water Resistant
Un orologio è dichiarato “étanche” o “water resistant” quando riesce a resistere alla pressione di 2 o 3 bar, dunque immergersi fino a 30 metri (e quelli delle marche migliori lo sono quasi tutti). Non è possibile dunque fare immersioni troppo profonde, pur essendo in grado di offrire una elevata resistenza all’elemento liquido. Questa indicazione va interpretata come una garanzia di buona chiusura della cassa.
A chi può interessare questo orologio? Sicuramente a chi esegue sport acquatici come il nuoto, surf, vela o anche per attività in barca, ma senza immersioni profonde.
Rolex Yatch Master II fino a 100 metri di profondità
Orologi Water Proof
Diverso è il discorso per gli orologi “plongeur”, “waterproof” o “diver”, che devono dimostrare -individualmente! – di poter resistere ad una pressione di minimo 10 atmosfere (equivalenti a 100 metri sotto il livello del mare) e superare una prova di impermeabilità in acqua con una pressione minima di 12,5 bar (superiore quindi rispetto alla pressione per la quale sono garantiti). Si tratta di orologi dotati di soluzioni di chiusura del vetro, del fondo della cassa, della corona o dei pulsanti, nel caso di un cronografo, adeguati a resistere all’acqua, come ad esempio specifiche tipologie di guarnizioni o le chiusure a vite.
Ricordatevi quindi che la vera impermeabilità è solo quella garantita dalla specifica di almeno 100 metri o 10 atmosfere!
Questo tipo di orologio può interessare specialmente a chi è appassionato di sport acquatici particolari come lo snorkeling e immersioni profonde.
Rolex Submariner Date, fino a 300 metri di profondità
L’impermeabilità di un orologio
Assorologi ha creato una tabella precisa e semplice per distinguere le tipologie di orologi subacquei e in che modo posso essere usati:
Denominazione
pressione |
Pioggia | Schizzi | Doccia | Bagno | Nuoto
tranquillo |
Immersione basse profondità | Immersione acque profonde |
Impermeabilità | |||||||
3bar= 30 metri | SI | SI | NO | NO | NO | NO | NO |
5bar= 50 metri | SI | SI | SI | SI | SI | NO | NO |
10bar= 100metri | SI | SI | SI | SI | SI | SI | NO |
20/30bar= 200/300 metri | SI | SI | SI | SI | SI | SI | SI |
Fonte: www.assorologi.it
Precauzioni prima di usare l’orologio in acqua
Nonostante le differenze tra i vari orologi subacquei, tra cui la dicitura water proof o water resistant, in ogni caso è importante seguire delle indicazioni in modo tale da evitare infiltrazioni di acqua.
Semplici precauzioni, da tenere a mente soprattutto in vacanza prima di immergere il vostro orologio in acqua!
Regolare la corona
La corona di carica è la parte più delicata di un orologio impermeabile. Le corone a vite contraddistinguono gli orologi con la maggiore resistenza all’acqua. Ricordatevi di tenerla sempre ben chiusa!
Per essere sicuri di aver chiuso la corona dovete controllare che sia ben aderente al fianco della cassa dell’orologio, senza che vi sia uno spazio a separarle. Ecco come fare in base alla tipologia di segnatempo:
- Orologi con corona a pressione (non water proof): è sufficiente la pressione del dito sulla corona verso la cassa;
- Orologi con corona a vite: il dito deve esercitare pressione mentre avvita la corona stessa, esattamente come si fa con il tappo degli sciroppi!
I pulsanti degli orologi dotati di cronografo sono resistenti all’acqua solo se dotati anch’essi, come la corona, di chiusura a vite. In qualsiasi caso, non è opportuna l’attivazione del cronografo in caso di eccessiva umidità o in acqua, per evitare infiltrazioni.
Tuffi e forti getti d’acqua
È consigliabile evitare tuffi o nuotate durante mare agitato: una pressione superiore ai 3 bar costituisce una sollecitazione violenta per l’orologio. Gli orologi resistenti fino a 30 metri e non dotati di corona a vite potrebbero quindi subire danni.
Acqua calda, salata o dolce
- Sauna e bagni turchi: È bene non indossare gli orologi durante bagni caldi, saune o bagni turchi, poiché le elevate temperature possono danneggiare anche irreversibilmente le guarnizioni dell’orologio e causare infiltrazioni di acqua.
- Acqua dolce, piscina e mare: Anche in questo caso è essenziale controllare la chiusura della corona, specialmente quando si parla di acqua salata o acqua di piscina. In caso di infiltrazioni, è necessario seguire particolari procedure per evitare danni permanenti o gravi.
Manutenzione una volta l’anno
Effettuare una prova di impermeabilità una volta l’anno, prima del periodo estivo o dell’utilizzo in acqua ripetuto. L’impermeabilità di un orologio dipende infatti, in ultima analisi, dalla qualità e dallo stato di conservazione delle sue guarnizioni. La loro durata è tutt’altro che illimitata e varia a seconda del materiale specifico, della funzione svolta e delle attenzioni di cui sono fatte oggetto.
Fortunatamente, in caso di infiltrazione occulta di acqua, l’orologio ha la possibilità di emettere un segnale di allarme. Se vedete che il vetro del vostro orologio si appanna, è il segnale della presenza interna di acqua, anche solo in quantità minima, ma pur sempre pericolosa. Ma come fare se si presenta un’infiltrazione d’acqua? Ne parliamo nel nostro articolo dedicato.