Due famiglie con sepoltura nel Vaticano, all'interno del Camposanto Teutonico
E’ noto con il nome di Caposanto Teutonico l’unico cimitero presente all’interno della Città del Vaticano, riservato ai Teutonici ed ai Fiamminghi che vissero a Roma. Un angolo di quiete, riservatezza e silenzio, sotto l’ombra della cupola di San Pietro, che sovrasta le piante e le statue in marmo.
Accoglie le spoglie di romani di origine austriaca, sudtirolese, svizzero-tedesca, liechtensteinesi, lussemburghese, e belga di lingua tedesca, oltre a fiamminghi e olandesi, vicine negli anni al Papato e all’alto Clero Romano.
La sua origine quale luogo di sepoltura risale all’epoca romana: si trovava qui il circo di Nerone, che fu teatro di numerosi martiri di cristiani. L’area del Camposanto assume la sua forma definitiva durante l’Anno Santo 1450, durante il quale cimitero e chiesa furono ricostruiti e fu formata dai membri tedeschi della Curia una Confraternita a custodia del luogo, che in forma leggermente diversa esiste tutt’ora: è la più antica fondazione tedesca in Italia. Poiché di origine teutonica, trovarono sepoltura nel cimitero le guardie svizzere cadute durante il Sacco di Roma.
Joseph Anton Koch, capostipite delle famiglie Hausmann e Frielingsdorf, è tra le personalità di spicco che hanno trovato sepoltura presso il Camposanto. Ancora oggi, le famiglie fondatrici di Hausmann & Co., nei due rami Hausmann e Frielingsdorf, hanno sepoltura presso il Camposanto.
La tomba della famiglia Frielingsdorf rappresenta una delle stazioni della via Crucis, cui sono dedicate le tombe più di pregio del piccolo Camposanto. Fu acquistata da Hermann Frielingsdorf nel 1934, al fine di dare sepoltura a sua moglie Clelia: era già membro della Confraternita Erzbruderschaft, e per questo ha potuto riservare a sé e alla propria discendenza sepoltura in questo luogo. La tomba della famiglia Hausmann è dedicata alle famiglie Hausmann e Hefner, ricordando il legame di sangue con Max Hefner, comandante delle Guardie Zuave del Pontefice.
La sua posizione dirimpetto alla Basilica di S. Pietro conferisce al Campo Santo un carattere di unicità, aspetto che lo rende da sempre un luogo di sepoltura ricercato. Secondo gli statuti, hanno diritto di sepoltura solamente i membri della Confraternita, di case religiose di origine tedesca e dei due collegi tedeschi in Roma: l’Anima e il Germanico.