Diploma d'Onore per Hausmann & Co. all'Esposizione Internazionale di Milano del 1906
Esiste un precedente all’Expo 2015 di Milano: l’Esposizione Internazionale di Milano del 1906. Per la quale Hausmann & Co. ricorda la propria partecipazione, importante in un’epoca di fervente innovazione meccanica e tecnologica.
L’organizzazione dell’Esposizione fu associata al’ l’inaugurazione del traforo alpino del Sempione, che collega ancora oggi la rete ferroviaria italiana con quella svizzera. Stante la vocazione internazionale di quest’opera, anche la collegata Expo ebbe un carattere di universalità ed una estensione mondiale delle partecipazioni.
Mostre e sezioni offrirono una visione variegata di tutti i rami dell’arte, dell’industria e del commercio. Parteciparono, ufficialmente o indirettamente, oltre 40 paesi. Il tema dell’esposizione, in omaggio al traforo del Sempione, fu individuato nel “trasporto” ed in tutto ciò che richiamasse il dinamismo, anche coerentemente con le avanguardie futuriste che si sviluppavano all’epoca.
Firmati dai più famosi architetti dell’epoca, numerosi edifici furono costruiti nel parco oggi noto come Parco Sempione e presso l’ex area di Piazza delle Armi, che proprio in quei locali divenne sede, a partire dal 1923, della Fiera di Milano. I padiglioni erano organizzati per tema, fra i quali Trasporti terrestri, che includeva Poste e Telegrafi e Metrologia, Trasporti Marittimi e Fluviali, ma anche temi legati alla produzione come la Piscicoltura e l’Agraria, e le Belle Arti. Vi erano anche i padiglioni dedicati ai Paesi, che avevano comunque la possibilità di esporre anche nei padiglioni tematici.
Le richieste di partecipazione furono talmente elevate che gli organizzatori furono costretti a scartarne in alcuni casi anche fino all’80%. E’ per questo motivo di orgoglio per Hausmann & Co. aver preso parte alla manifestazione, esponendo un orologio a pendolo di precisione. L’orologio fu interamente sviluppato e realizzato all’interno dei laboratori di Hausmann & Co. dagli esperti maestri orologiai, all’epoca molti dei quali di origine tedesca. Si tratta di un regolatore, sviluppato per assicurare una indicazione precisa al secondo dell’orario a vantaggio dell’utilizzo in ambito ferroviario. L’orologio fu prodotto in 10 esemplari, tre dei quali ancora oggi posizionati nelle sedi dello Stato Pontificio. Un esemplare è visibile all’interno dello storico negozio di via del Corso.
Il movimento è dotato di uno scappamento di Graham, associato ad un pendolo che compie una oscillazione al secondo. Sul quadrante una lunga lancetta segna lo scorrere dei minuti, mentre due sottoquadranti indicano uno le 24 ore (ad ore 6) e uno i secondi (ad ore 12). La lancetta dei secondi nasconde una finezza tecnica: si tratta infatti di secondi saltanti, che permettono una lettura precisa dello scorrere del tempo.
Proprio queste caratteristiche tecniche valsero ad Hausmann & Co. il Diploma D’Onore conferito nel corso dell’Esposizione Internazionale di Milano nella sezione Poste, Telegrafi e Metronomia, nome sotto il quale si nasconde l’attuale orologeria.