La platina a tre quarti: un marchio di fabbrica per A. Lange & Söhne
Ferdinand Adolph Lange era un orologiaio maniacale nella ricerca delle soluzioni tecniche in grado di ottimizzare sia il funzionamento che la produzione degli orologi meccanici.
Questa è la ragione per la quale mal sopportava la tradizionale costruzione degli orologi con numerosi ponti a sorreggere i pignoni delle ruote del meccanismo, poichè richiedevano aggiustamenti progressivi e reciproci che spesso richiedono anche lo smontaggio di una parte del lavoro già svolto, affinchè tutti i componenti avessero il gioco perfetto.
Questa è la ragione per cui si dedicò per oltre vent’anni allo sviluppo di una soluzione alternativa: posizionare una platina al di sopra degli ingranaggi, per tenerli in posizione specularmente rispetto a quanto facesse la platina inferiore. Questa platina ebbe una evoluzione crescendo progressivamente di dimensione, fino ad arrivare ad assumere la conformazione finale pari a tre-quarti dell’ampiezza del calibro, lasciando libero l’organo regolatore sorretto da un ponte, il coq. La platina a tre quarti permette maggiore rapidità di assemblaggio, nonostante richieda una più fine competenza da parte dell’orologiaio che deve assicurare contestuale e perfetta coincidenza di tutti i perni delle ruote con i fori sulla platina superiore. Questa soluzione è inoltre stata apprezzata da Ferdinand Adolph Lange per la sua capacità di proteggere il calibro dalla polvere e dalla sporcizia che potesse penetrare all’interno della cassa dell’orologio.
Ferdinand Adolph Lange ottenne il brevetto negli Stati Uniti per la sua platina a tre quarti, riconosciutogli nel 1875.
Quando A. Lange & Soehne riavviò la produzione a partire dal 1990, la platina a tre quarti fu reintrodotta quale caratteristica tipica dell’orologeria sassone di casa Lange.