Numeri turchi sul quadrante degli orologi da tasca destinati all'Impero Ottomano

Che ora segna questo orologio?
O meglio: che numeri ha questo orologio sul quadrante?

Si tratta della numerazione turca, che caratterizza diversi orologi da tasca risalenti al XVII e XVIII  secolo, prodotti espressamente per il mercato dell’Impero Ottomano. Gli orologi per il mercato turco erano inizialmente di forma ovale, per poi diventare rotondi, ed erano frequentemente protetti da una serie di casse apribili, finemente decorate.

Si trattava di un mercato talmente importante per l’orologeria che nel ‘700 a Costantinopoli si creò un piccolo distretto dell’orologeria, dove lavorarono 180 fra orologiai e artigiani ginevrini proprio per soddisfare l’importante domanda locale. Fra questi, è noto che ci fosse anche il padre di Jean-Jacques Rousseau. La colonia scomparve alla metà del XVIII secolo, poichè le manifatture decisero di ricollocare tutte le attività di produzione orologiera in Europa, dove potevano produrre per poi esportare gli orologi verso l’Impero Ottomano con evidenti vantaggi economici e logistici.

In foto, un orologio da tasca “a cipolla” della collezione Hausmann & Co., realizzato da Edward Prior nel 1800 circa per il mercato turco. La prima cassa è in tartaruga, la seconda in argento decorato con incisioni, la terza in argento liscio. Carica a chiave, scappamento a verga, ponte del bilanciere inciso a mano. La famiglia Prior è associata all’invenzione del meccanismo della ripetizione a quarti.

Edward Prior, onion pocket watch, circa 1800. Collezione Hausmann & Co.
Edward Prior, onion pocket watch per il mercato turco, circa 1800. Collezione Hausmann & Co.
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