Watchmaking storytelling: cosa sono le complicazioni?

Le complicazioni, in un orologio meccanico, sono dispositivi meccanici supplementari, in grado di fornire indicazioni aggiuntive a quella dell’ora, correlate allo scorrere del tempo. Le complicazioni possono essere costituite da un meccanismo aggiuntivo che si applica sopra ad un calibro di base, in logica di “sandwich” (gli orologiai svizzeri ci perdoneranno, per semplicità di spiegazione, l’anglicismo!), oppure, nei casi di maggiore pregio, integrate insieme agli ingranaggi di base dell’orologio, a tutto vantaggio dello spessore del movimento.

Le complicazioni alle quali più spesso si fa riferimento sono il cronografo, per la misurazione ad esempio dei tempi di gara, i calendari, che siamo semplici, annuali o perpetui, i dispositivi per la lettura di due o più fusi orari, o le indicazioni astronomiche, da quelle più semplici, come le fasi lunari, a quelle più sofisticate come l’equazione del tempo o la mappa del cielo. Sono considerate complicazioni anche le soluzioni tecniche per migliorare le performance di marcia dell’orologio: le riserve di carica superiori ai due giorni, e la loro eventuale indicazione sul quadrante, i tourbillon, le varianti negli organi regolatori che prevedano, ad esempio, la presenza di due bilancieri.

Segue oltre la galleria, che offre una panoramica delle citate complicazioni

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Aquanaut ref. 5167A Patek Philippe, in acciaio e cinturino in tropical, equipaggiato con il Calibro 324 S C (con calendario e secondi al centro)

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Il Chronomètre à resonnance di F.P.Journe. Il principio fisico della risonanza allinea il moto dei due bilancieri, riducendo sensibilmente gli errori di marcia.

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Master Grande Tradition Tourbillon Cylindrique à Quantième Perpétuel, della collezione Jubilée di Jaeger-LeCoultre. Questo calendario perpetuo è equipaggiato con un calibro dotato di tourbillon volante che, per la prima volta, è abbinato ad una molla cilindrica.

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Il cronografo El Primero di Zenith. Con una velocità di 10 alternanze al secondo (ovvero 5 oscillazioni /sec. pari 5 Hz), permette la leggibilità anche del decimo di secondo nei tempi cronografici.

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Patrimony Contemporaine con calendario a doppia indicazione retrograda del giorno e della data.

La giusta importanza, in questo ambito, va data anche ad una complicazione che spesso diamo per scontata: la lancetta dei secondi centrale.

L’indicazione visuale dello scorrere del tempo tramite la lancetta dei secondi dovrebbe essere sempre offerta da un orologio, posizionata in un autonomo quadrantino decentrata, e non può essere considerata una complicazione aggiuntiva (fanno eccezione i modelli extrapiatti, in cui essa è sacrificata per ridurre al minimo lo spessore). Se, però, la lancetta dei secondi è in posizione centrale, coassiale con quelle delle ore e dei minuti, possiamo a buon diritto parlare di complicazione. Infatti la meccanica tradizionale degli orologi prevede sempre la posizione decentrata dell’ingranaggio dei secondi, rendendo così necessario un ruotismo addizionale per comunicare il moto alla lancetta centrale. Inoltre non va sottovalutata la difficoltà costruttiva dei tre perni, due dei quali forati internamente, che supportano le tre lancette coassiali.

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