Questo orologio è... manuale o automatico?

Vi hanno regalato un orologio a Natale e non sapete se sia manuale o automatico? Ecco come distinguerli!

Se l’orologio ha il fondello a vista, il dubbio è rapidamente fugato dalla presenza o meno della massa oscillante del meccanismo di ricarica automatica: un settore circolare imperniato solitamente al centro del movimento, in pochi casi di pregio in posizione decentrata.

Se il fondello è invece chiuso, occorre far caso ai segnali “deboli” emessi dall’orologio…
Ad esempio, la ricarica tramite corona di un orologio manuale produce una serie molto frequente di tic-tic, interrotti l’uno dall’altro; un orologio automatico, invece, una sorta di fruscìo continuo.
Inoltre, muovendo un orologio automatico con oscillazioni sufficientemente ampie, è spesso possibile sentire il rumore della massa oscillante, una spece di ronzìo, che ovviamente non può essere emesso da un orologio a carica manuale.

In qualche caso fortunato, invece, è l’orologio stesso a “dichiararsi”: la scritta Automatic sul quadrante lascia pochi dubbi sulla tipologia di movimento!

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Dettaglio del rotore centrale del calibro 400 di Zenith, che equipaggia il cronografo El Primero. Per i curiosi, questo movimento, con alcune modifiche, ha equipaggiato i primi Rolex Daytona automatici.

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Un esempio di micro-rotore decentrato, qui nel nuovo calibro Patek Philippe 31-260 REG QA per l'orologio regolatore.

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