Come caricare correttamente gli orologi automatici

Quanto tempo deve essere indossato un orologio automatico per mantenerlo sempre in funzione? E’ facilmente intuibile che la durata non dipenda solo dal tempo, ma anche dal tipo di attività fisica del polso interessato o la gestualità di chi lo indossa, come è pure ovvio che le scelte progettuali delle varie Case possono produrre risultati differenti. Vediamo quindi come fare per caricare correttamente gli orologi automatici!

 

Al di là di casi estremi ed evidenti (persone malate o dedite a lavori estremamente sedentari), la trappola dell’orologio fermo può scattare in modo subdolo ed inaspettato anche per la più attiva delle persone. Potreste essere sorpresi dall’arresto di movimenti con ricariche automatiche anche molto efficienti dopo sequenze motorie quali, ad esempio: giornata lavorativa normale –notte – sette ore di guida autostradale – relax in spiaggia fino al tramonto – notte.  Il rimedio in questi casi è caricare a mano gli orologi automatici, operazione sempre possibile.

Ma, anche indossando orologi automatici, un aspetto è fondamentale: caricare manualmente è sempre obbligatorio quando si riavviano gli orologi automatici fermi, per fornirgli correttamente l’energia sufficiente a superare le prime ore di funzionamento senza spiacevoli sorprese. La combinazione di una molla completamente scarica e di un polso poco attivo possono infatti compromettere la buona marcia del meccanismo, al quale non arriva la necessaria energia. Bastano pochi giri di corona, effettuati con dolcezza,  per poi lasciare al rotore, nel corso della giornata, il compito di completare la ricarica.

Non a caso si è parlato di dolcezza nella carica degli orologi automatici, perché il meccanismo automatico, al contrario di quello manuale, non sempre gradisce l’azione, a volte necessaria, della corona. I piccoli ingranaggi addetti alla carica, ovviamente ben dimensionati negli orologi manuali, dove lo stress da azionamento si ripete una volta ogni 24 ore, sono, a volte, più delicati negli orologi automatici, specie in quelli extrapiatti, con il risultato di essere facilmente rovinati da una rotazione troppo decisa della corona.

Il rotore di carica (o massa oscillante) Rolex
Il rotore di carica (o massa oscillante) Rolex
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